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Gente, arte, emozioni all'inaugurazione della mostra “Giocare la Vita” di Massimo Berruti al castello di Monastero Bormida

Published on 9 June 2021 • Monastero Bormida • Culture

Un bel pomeriggio all’insegna dell’arte e della cultura quello vissuto al castello di Monastero Bormida lo scorso sabato 5 giugno. Protagoniste le opere del pittore canellese Massimo Berruti, che ha allestito una personale negli scenografici spazi espositivi dell’antico maniero medioevale. Una mostra particolare, dove le due grandi fonti di ispirazione di Berruti – la donna e lo sport – si mescolano in un percorso di immagini realizzate con l’aerografo su cartoncini neri creando atmosfere oniriche e surreali visioni. Nella corte interna, all’aperto e con il dovuto distanziamento, un numeroso pubblico ha assistito alla presentazione della mostra. Dopo i saluti del sindaco Gigi Gallareto e della Presidente della Associazione Museo del Monastero Ilaria Cagno, a illustrare le tematiche care all’autore è stato il giornalista Bruno Quaranta, redattore e critico letterario de La Stampa, per molti anni responsabile della rubrica Tuttolibri, appassionato e competente studioso di Giovanni Arpino e conoscitore della cultura di Langa e del mito della pallapugno “eroica” dei decenni passati. Massimo Berruti, infatti, accanto alla sua vocazione artistica, non ha mai dimenticato il suo passato di grande campione dello sport: è stato in gioventù un simbolo della pallapugno e proprio con i colori di Monastero Bormida ha vinto alcuni memorabili campionati nella massima divisione, in accanite sfide con il suo eterno amico-rivale Felice Bertola.

Gli interventi del pubblico presente hanno sottolineato proprio questo “amarcord” di Langa, quando gli sferisteri traboccavano di pubblico e la pallapugno era uno sport che accendeva i riflettori del grande giornalismo sportivo. Il sen. Adriano Icardi ha rievocato alcune epiche sfide all’ultimo quindici, mentre Adriano Laiolo ha evidenziato le due “anime” di questo poliedrico artista, da un lato Massimo, sognatore ispirato dall’eterno femminino e dall’immensità del cielo stellato, che traduce nei quadri sensazioni e sogni, dall’altro “Berrutino” il giovane campione dal fisico esile e dalla corporatura minuta, che riesce però a inventare un modo nuovo di giocare, contrapponendo alla potenza fisica la grazia e l’armonia del gesto, alla improvvisazione spontanea il duro e costante programma di allenamento. A concludere la presentazione la poesia in piemontese di Giampiero Nani, con un ricordo dell’uomo Berruti, artista nella vita e nel gioco.

La visita ai saloni espositivi si è protratta fino a sera: all’uscita, una degustazione di robiola di Roccaverano DOP a cura del Consorzio di Tutela con il progetto Rob-in, accompagnata da gustosi stuzzichini preparati dall’agriturismo Rupestr di Canelli e accompagnati dai vini Duchessa Lia.

La mostra – ad ingresso gratuito – è visitabile il sabato dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,00, fino al 25 luglio. Per gruppi che intendono effettuare la visita nei giorni feriali è possibile prenotare contattando il Comune di Monastero Bormida – mail: info@comunemonastero.at.it – tel. 014492058 – 3280410869 – o la Associazione Museo del Monastero – mail: museodelmonastero@gmail.com – tel. 3496760008