La grande mostra d’arte nei locali sottotetti del castello di Monastero Bormida è ormai un appuntamento costante del calendario culturale del Basso Piemonte. Per otto anni infatti si sono susseguite le rassegne dedicate a Eso Peluzzi (2013), ai 500 anni d’arte del Monferrato (2014), alle ceramiche Lenci (2015), alle interpretazioni dannunziane di Concetto Fusillo (Alcyone, 2016), alla grande scuola dei pittori torinesi al tempo di Augusto Monti (2017) per poi passare alla scoperta dell’arte al femminile con la pittrice Carmen Barucchi Amey (2018) e lo scorso 2019 ad un’antologica dedicata al grande artista alessandrino Pietro Morando.

La mostra del 2020 avrebbe dovuto essere allestita da maggio a settembre, ma le restrizioni imposte dalla pandemia hanno costretto l’Associazione Museo del Monastero e il Comune di Monastero Bormida a spostare l’evento nell’autunno, per garantire al tempo stesso sicurezza e qualità.

E così a partire dal sabato 19 settembre e fino al 1 Novembre il castello medioevale di Monastero Bormida apre le porte all’arte, accogliendo nei vasti saloni espositivi posti al secondo piano questa ampia e documentata retrospettiva dedicata allo scultore torinese (ma cuneese di nascita) Sergio Unia, con una completa panoramica di busti, statue, rilievi, affiancati da una selezione di disegni. Dalle tragiche crocifissioni ai delicati volti femminili, dai frammenti bronzei – quasi moderni reperti archeologici – alle armonie plastiche delle danzatrici, dai gesti misurati e composti delle ginnaste o delle pattinatrici si può apprezzare il lungo studio e l’appassionato lavoro che ha portato questo scultore ad essere uno dei massimi interpreti della figura umana nel mondo dell’arte italiana contemporanea. La sua è una scultura classica, figurativa, tutta giocata sull’alternarsi dei volumi, dei movimenti, delle riflessioni intorno alla figura e al suo essere momento irripetibile, segnale, incontro con un incarnato sfiorato e acceso dalla luce.

La mostra, accompagnata dal catalogo corredato da un saggio critico che ripercorre tutta la carriera di scultore di Sergio Unia, oltre che da una ricca sequenza di immagini delle opere, è la conferma che il lungo processo di riqualificazione del castello di Monastero Bormida ha dato vita, negli anni, ad una realtà culturale positiva, vivace e dinamica, che ha imparato a lavorare su progetti e su prospettive a medio-lungo termine e non solo sull’estemporaneità di eventi isolati e avulsi da un contesto di riferimento. Una continuità che diventa piacevole “abitudine” alla cultura, all’arte, alla valorizzazione territoriale.

“Per noi è stata una vera sfida riuscire ad allestire questa edizione della grande mostra annuale al castello di Monastero – commenta la presidente dell’Associazione MdM Ilaria Cagno – che in questo anno 2020 così carico di ansie, di timori, di preoccupazioni, vuole essere innanzi tutto un simbolo. Un simbolo di tenacia, di volontà, di responsabilità, di coerenza. Infatti, se da un lato è innegabile che la pandemia in corso costringe a un ripensamento dei programmi e dei progetti culturali, d’altro canto l’intento è stato quello di non rinunciare a una attività espositiva di alta qualità, da fruire in tutta sicurezza. Ringrazio tutti i collaboratori e in particolare modo la Fondazione CRT e la Fondazione CrAsti che hanno creduto in questo progetto e hanno investito coraggiosamente per la sua realizzazione.”

La mostra sarà aperta dal 19/09 al 01/11 il sabato dalle 16,00 alle 19,00 e la domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,00. Per gruppi su prenotazione si apre anche in altri giorni e orari. L’ingresso è gratuito, per favorire la partecipazione del pubblico in questo periodo complicato. Il catalogo è disponibile alla reception. Per info e prenotazioni: Associazione Culturale MdM- E-mail: museodelmonastero@gmail.com - Tel: 349 6760008 - Comune di MONASTERO BORMIDA- E-mail: info@comunemonastero.at.it - Tel: 0144 88012 – 328 0410869.

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