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Monastero Bormida: un paese videosorvegliato e più sicuro

Published on 5 February 2020 • Monastero Bormida • Emergency14058 Monastero Bormida AT, Italia

È stato da poco ultimato nel concentrico di Monastero Bormida il sistema integrato di videosorveglianza, realizzato dal Comune grazie a un finanziamento statale ottenuto per mezzo della Prefettura di Alessandria e cofinanziato da fondi propri dell’ente.

A posizionare le nuove telecamere, su progetto dell’ing. Luca Baldissone di Acqui Terme, è stata la ditta Ezio Brignone di Montechiaro d’Acqui, che ha studiato con particolare attenzione sia il posizionamento degli apparecchi sia il loro orientamento, così da garantire la massima copertura possibile.

Sono monitorate tutte le vie di accesso la paese: la s.p. 25 verso Bubbio e verso Bistagno, così come la provinciale per Roccaverano e per Ponti sono presidiate da coppie di telecamere, una specifica per la lettura targhe (che in futuro potrà anche essere abbinata a sistemi per la verifica della regolarità dei pagamenti di assicurazione e del collaudo) e una “di contesto” per tenere sotto controllo le strade e le aree limitrofe.

Altre telecamere sono installate dalle scuole, in via Circonvallazione presso il bivio della strada comunale che sale verso Cassinasco, in piazza Roma, in piazza Castello e nelle adiacenze degli impianti sportivi. I dati vengono inviati ed elaborati ad un computer posizionato nella sede comunale, i cui accessi sono stabiliti dal regolamento sugli impianti di videosorveglianza e verranno gestiti in sinergia con il Comandante della Stazione Carabinieri di Bubbio anche per le esigenze delle forze dell’ordine. In questi giorni si stanno effettuando i test per ottimizzare le ricezioni e rendere standard le procedure di conservazione in sicurezza dei dati. A partire dalla metà del mese di febbraio le telecamere, già in funzione da fine novembre, saranno pienamente operative.

“L’intento – spiega il sindaco Gigi Gallareto, che ha coordinato il progetto insieme al consigliere delegato alla Protezione Civile Vincenzo Gallo – è quello di rendere il paese più sicuro, non solo relativamente ai furti, ma anche esercitando un monitoraggio sulle auto in transito, una verifica su cosa succede nei luoghi di aggregazione giovanile, una attenzione alla tranquillità delle tante persone anziane. Non saranno gli occhi del “grande fratello”, perché le normative stabiliscono bene la salvaguardia della privacy e i limiti di utilizzo, ma senza dubbio sono uno strumento utile anche per i Carabinieri, soprattutto se considerate in continuità con analoghi reti di telecamere installate negli altri paesi della valle. Non è che si possa pensare di debellare del tutto i reati verso le persone o le abitazioni, ma è senza dubbio un bel deterrente, soprattutto se integrato con il sistema del Controllo del Vicinato”.

In effetti a Monastero, come in altri Comuni limitrofi, si sta attuando da quasi due anni questo progetto – frutto di un patto sottoscritto tra Sindaci e Prefetto - che vede la costituzione di un gruppo WhatsApp (con oltre 200 iscritti) gestito e regolato dai referenti comunali, con il compito di avvisare in caso di presenze o comportamenti sospetti, segnalando le anomalie riscontrate ai Carabinieri, ai quali poi spetta il compito di eventuali indagini o verifiche. “Alla gente non si chiede di fare gli sceriffi – conclude il Sindaco – ma solo di essere “antenne” del territorio, per avvisare e facilitare il lavoro di chi è preposto alla nostra sicurezza”.