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La storia della pallapugno rivive allo sferisterio di Monastero Bormida

Published on 15 June 2021 • Monastero Bormida • Outdoor and Sport

Una serie di lavori – finanziati dal Comune con mutuo dell’Istituto Credito Sportivo a interesse zero – ha interessato nello scorso inverno l’area sportiva comunale dedicata alla pallapugno. Lo sferisterio è stato completato con la costruzione di una tettoia per la battuta, mentre, nell’area adiacente, è stata risistemata la zona che ospita gli spogliatoi e il punto bar-ristoro, con una copertura di dimensioni adeguate per poter garantire una migliore accoglienza di pubblico e giocatori anche a seguito delle limitazioni per la pandemia in corso. Inoltre è stato realizzato un ampio parcheggio interno, si è completato il marciapiede della palestra e nell’area verde antistante è stato posizionato un percorso fitness per la ginnastica all’aperto. Infine, il cancello di accesso alla struttura è stato abbellito con un grande panello in alluminio verniciato (mt. 6 x 1,50), realizzato dalla ditta La bottega della Stampa di Bistagno, che rievoca le glorie passate della pallapugno, con le citazioni che alcuni grandi scrittori hanno dedicato a questo nobile sport, accanto alle foto dei due grandi campioni che a Monastero Bormida hanno lottato per anni in epiche sfide-scudetto: Massimo Berruti e Felice Bertola. Le frasi di Leopardi, De Amicis, Fenoglio, Monti, Pavese, Arpino accompagnano lo spettatore tra i secoli, mentre le immagini del vecchio sferisterio “Laiolo” gremito all’inverosimile testimoniano il successo passato di questo “rito” sportivo delle Langhe. Un tuffo nei ricordi per i tanti anziani che frequentano ancora il campo da gioco, un “libro di storia” e di emozioni per i giovani che si avvicinano alla pallapugno per seguire i corsi di avviamento e le sfide dela campionato di C1, appena iniziato, sotto la supervisione della Pallonistica Valle Bormida guidata dal presidente Roberto Garbarino e dal suo staff.

All’ingresso, poi, una piastrella in ceramica dipinta reca i versi di una poesia che Adriano Laiolo ha voluto dedicare ai campioni di questo sport: è la riflessione di un battitore a tu per tu con il pallone nell’atto di lanciarlo su in alto, verso l’infinito, oltre l’avversario. E’ la sintesi perfetta per descrivere uno sport che è sì di squadra, ma che spesso si risolve nella solitudine dei due capitani che, uno di fronte all’altro, si affrontano in un duello a distanza dal sapore antico e immortale.