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PNRR: nell’Astigiano finanziati 30 progetti in 20 comuni per un importo di 3,471 milioni di euro

Published on 30 April 2023 • Economy

Ci sono anche venti comuni dell’Astigiano tra i 311 che si sono aggiudicati risorse del Pnrr per rigenerare un sito di interesse storico. Il bando è destinato complessivamente in Piemonte a duecentoquindici comuni, quasi uno su cinque ospitano un sito di interesse storico che sarà rigenerato grazie ai fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza: edifici del passato, chiese e antichi casali distribuiti praticamente su tutte le otto province. Una radiografia emersa dall’ultima graduatoria dei programmi di recupero degli edifici rurali stilata dal Settore Cultura della Regione Piemonte che finora ha assegnato quasi 130 milioni di euro su alcune linee del Pnrr, di cui gli ultimi 38,2 milioni serviranno a recuperare edifici storici oggi in disuso o in stato di degrado attraverso 311 progetti che avranno una ricaduta economica di 49,7 milioni di euro.

Per il Presidente e l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte la ricognizione dei progetti, soltanto per quanto riguarda l’ultima assegnazione, racconta un Piemonte capace di raccogliere e sfruttare in pieno la sfida di spendere praticamente tutte le risorse messe a disposizione dal Pnrr. Gli investimenti sulla cultura sono ormai un asset e nello stesso tempo un patrimonio di cui è dotato il Piemonte.

 

Nell’Astigiano sono stati finanziati 30 progetti in 20 comuni per un importo di 3,471 milioni e una ricaduta economica di 4,7 milioni

Asti: recupero fabbricato per realizzazione sale e aule per meeting e corsi;

Asti: cascina Schivanoia-recupero di parte del fabbricato per realizzazione di un museo;

Asti-Frazione Quarto Inferiore: risanamento tenuta Capitolo;

Asti-Località Vallarone: riqualificazione Villa Artom detta «il Chiossetto»;

Asti-Località Vallarone: ripristino e restauro cascina Mazzetti;

Asti-Frazione Variglie: Casa della Roccia;

Cagliano: riqualificazione cappella della Beata Vergine della Neve;

Cagliano-San Desiderio: chiesa parrocchiale san Desiderio;

Calamandrana: casa di Terra del vignaiolo, sito di archeologia rurale;

Castagnole delle Lanze Frazione Annunziata: restauro della cappella di Santissima Annunziata;

Castelnuovo Don Bosco-Frazione Mondonio: riqualificazione della chiesa di San Sebastiano e San Domenico Savio;

Coazzolo: creazione museo di arte immersiva;

Cocconato: riqualificazione della chiesa di San Sebastiano;

Corsione: ristrutturazione chiesetta campestre Madonna dell’Aniceto;

Maretto-Frazione Barbone: cascina «i due tigli» nel comune di Maretto;

Mongardino: recupero del Sacro Monte di Mongardino con il restauro degli apparati scultorei e degli affreschi che decorano le 17 cappelle 

Moncalvo: museo agricolo di cascina Peschiere-Santa Maria;

Montegrosso d’Asti-Frazione Toppie: riqualificazione cascina Curto;

Moncalvo-Frazione Patro: risanamento conservativo

Monastero Bormida: Chiesa San Desiderio;

Montiglio Monferrato-Località Scandeluzza: restauro chiesa romanica dei santissimi Sebastiano e Fabiano a Scandeluzza;

Nizza Monferrato: chiesetta Madonna della Neve luogo dell’anima della comunità Nicese;

Passerano Marmorito: Borgo Petit-Fenile Manufatto Rurale;

Passerano Marmorito-Frazione Marmorito: progetto percorsi di Zorba;

Passerano Marmorito-Frazione Primeglio: riqualificazione della chiesa della Madonnina;

Roccaverano: riqualificazione cascina Ceretta Tatorba;

Rocchetta Tanaro: risanamento conservativo e recupero Cascinale di San Emiliano;

 e recupero funzionale cascina Rocca, Patro di Moncalvo;

Tigliole-Frazione Remondini-: ristrutturazione edilizia di porzione di cascinale rustico denominato «Cascina Famiglia Strocco in Strada Remondini»;

Tigliole: riqualificazione dell’ex Mulino;

Viarigi-frazione Bertoglia: opere di restauro conservativo della chiesa di Santa Lucia

 

N.B. Il presente comunicato è mancante di nomi e virgolettati degli esponenti politici secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre-elettorali.


Fonte: comunicato stampa Regione Piemonte