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Sagra del Polentonissimo di Monastero Bormida: il borgo medioevale immerso in un’atmosfera d’altri tempi

Published on 15 March 2023 • Monastero Bormida • Culture

Una splendida primaverile giornata di sole ha fatto da cornice, domenica 12 marzo, dopo tre anni di sospensione a causa della pandemia Covid-19, alla 447° edizione della storica Sagra del Polentonissimo di Monastero Bormida, con il borgo medioevale immerso in un’atmosfera d’altri tempi e, a fare da protagonisti, il folklore, le tradizioni, la gastronomia e i prodotti della Langa Astigiana. A farla da padrona, come da tradizione, è stata la gastronomia di Langa, con la fumante polenta (circa 10 quintali!) scodellata sull’enorme tagliere in legno dopo ore di lenta cottura accompagnata da salsiccia e frittata di cipolle, ma anche il folclore e il recupero dei saperi di un tempo, con la più grande rassegna di antichi mestieri del Piemonte che ogni anno riserva sorprese e novità.

La cottura del Polentonissimo è iniziata al mattino presto e si è protratta per tutta la giornata su di un grande palco allestito nello scenario medioevale di Piazza Castello. Il Polentonissimo è stato scodellato alle ore 17,00, all'arrivo della maestosa sfilata storica rievocante il primo polentone. La sfilata si presenta come una serie di quadri viventi che illustrano l’evoluzione di Monastero Bormida nei secoli: dall’epoca dei monaci di Santa Giulia e delle monache di San Benedetto (secoli XII-XIV) all’avvento della famiglia Del Carretto e poi Della Rovere (secoli XV-XVI), a cui si deve l’istituzione della festa del Polentone. Non sono mancati ovviamente i popolani, che hanno rievocato il primo polentone del 1573. Il tradizionale assaggio della polenta è stato effettuato dal Marchese del Carretto, che, affiancato dall’abate Alberto Guttuario, ha letto l’editto con cui si è dichiarato il Polentone cotto a puntino e pronto per essere degustato.

Buon successo per Mostra Mercato dei Prodotti Tipici della Langa Astigiana, con vari espositori di Roccaverano DOP, miele, confetture, salumi, farine, dolci, vini DOC e DOCG, che hanno offerto una golosa panoramica delle potenzialità enogastronomiche della Valle Bormida e dei territori limitrofi.

Interessanti e visitate anche le mostre d’arte allestite nei suggestivi scenari dei sotterranei del castello medioevale, mentre sulla piazza principale, accanto al banco di beneficenza il cui ricavato verrà devoluto al restauro della chiesa parrocchiale, l’Oftal vendeva a scopo benefico le uova di Pasqua e alcuni stand proponevano libri e pubblicazioni locali, tra cui le opere del grande scrittore monasterese Augusto Monti. Particolarmente apprezzato lo stand dei sommelier FISAR che proponeva in degustazione i migliori vini del territorio.

Varia, ricca e di grande interesse, come sempre, la Rassegna degli Antichi Mestieri del Piemonte, con il gruppo di Limes Vitae di Morbello, il gruppo di Priocca, gli amici di Dusino San Michele, di Castell’Alfero, il trottolaio di Roccavginale, oltre a diversi figuranti locali. Diverse osterie con musicanti (i “Cui da ribote” e il mitico “Brov’Om” di Prunetto) hanno aggiunto una nota di allegria e di musica tradizionale alla rassegna, suscitando l’interesse di moltissimi visitatori. L’area di piazza della Torre ha accolto invece una apprezzatissima mostra avicola ornamentale, con decine di specie rare di volatili che hanno attirato l’attenzione di grandi e bambini, oltre all’allestimento di numerosi giochi giganti per i più piccoli e alla esposizione di una antica trebbiatrice per il granoturco. In Piazza Mercato, accanto alle macchine agricole contemporanee, ecco fare bella mostra id sé i mitici trattori “testa cauda”, ricordo del mondo contadino di un tempo. alla storica Piazza Roma, invece, è stata destinata alle auto d’epoca, anch’esse oggetto di curiosità e di desiderio di tantissimi visitatori.

Ma non è finita qui, perché oltre ai tanti banchi della fiera commerciale, alla fiera agricola, alle giostre per i più piccoli c’erano le esibizioni degli scatenati Tamburini dell’Assedio di Canelli, le musiche della Banda del Cussi di Serravalle d’Asti, le coreografiche evoluzioni degli Sbandieratori del Rione Torretta di Asti che hanno lasciato estasiato il numerosissimo pubblico.

Il V concorso di pittura estemporanea avente come tema “Scorci del Polentonissimo”, ha raggruppato in Piazza Castello numerosi artisti, i quali hanno immortalato gli angoli più belli del paese in festa. I tre lavori premiati sono stati donati al Comune che li esporrà nelle sale del castello medioevale.

Dal mulino storico, sede della “Casa delle Sementi”, giornata dedicata allo scambio di semi, alla visita agli antichi macchinari, alla valorizzazione delle produzioni contadine e delle varietà tipiche e tradizionali del territorio, con un grande successo di pubblico per una iniziativa che sta diventando sempre più un progetto di sviluppo sostenibile dell’agricoltura locale.

Ottimi riscontri anche per la suggestiva serata musicale nei locali sottotetto, la sera di sabato 11, con la musica rock dal vivo del gruppo DR. WHO, cui è seguita l’esibizione del DJ Gio Canaparo per i più giovani, e per il classico “Polentino” del lunedì sera, occasione per i Monasteresi e amici di stare insieme e ritrovarsi a commentare e a condividere che anche questa volta, nonostante tutto, ce l’abbiamo fatta!

La Pro Loco, il Comune e tutti gli organizzatori desiderano ringraziare di cuore quanti hanno contribuito alla bella riuscita della manifestazione, le Autorità presenti (tra cui l’Assessore Regionale all’Agricoltura Protopapa e il Presidente della Provincia di Asti Rasero), i gruppi folcloristici, i figuranti della sfilata, gli impareggiabili cuochi, la Protezione Civile, la C.R.I., le associazioni del paese e tutti i volontari che hanno dato una mano e che sono la vera forza di queste feste popolari di grande presa sul pubblico. L'appuntamento per tutti è al Polentonissimo 2024!!!!